L'Italia avanza: si salvi chi può!

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Sabato, 11 Gennaio, 2014

Il premier Enrico Letta ha detto che «Serve un cambio di passo. Non c’è da riscrivere l’agenda del governo ma darle più forza per passare da un 2013 di emergenza a un 2014 di riscossa». In pratica, dopo un lungo ed estenuante lavoro, le riforme fortemente volute dalla leadership finanziaria di Basilea stanno dispiegando le vele e l'Italia farà il tanto atteso balzo in avanti.

Tuttavia, poiché a Basilea sanno cosa questo significhi, il loro capo di stato maggiore, Mario Draghi, si è affrettato a gelare l'ottimismo.

Cosa intende Letta per "cambio di passo"? Forse che i suoi amici delle banche diminuiscano ancor più drasticamente i prestiti alle imprese? A dar man forte a un tale cambio di passo, o a gelare gli entusiasmi, scegliete voi, l'agenzia di rating Fitch prevede per il 2014 un picco di sofferenze bancarie. Chissà, a furia di dirlo, gli italiani continueranno a crederci e magari rinunceranno del tutto all'idea di un futuro libero e migliore, rassegnandosi alla tanto auspicata cessione di sovranità a favore dell'Europa dei banchieri. Come ha detto Mario Monti «Abbiamo bisogno delle crisi per fare passi avanti», e lor signori ce la stanno mettendo tutta nel creare la crisi e farcela sentire per bene. La domanda è: dove ci porteranno questi "passi avanti"? Siamo sicuri di volerli fare?