Le dichiarazioni di Dubai? Du bai...

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Mercoledì, 5 Febbraio, 2014
pontificare

«La crisi è finita, andate in pace.» potrebbero essere le parole finali con cui un sacerdote del Nuovo Ordine Mondiale accomiata i fedeli sudditi.

Lo spunto ci viene offerto da quella sagoma di Enrico Letta, che gira il mondo esportando la proverbiale allegria italiana. Durante la visita negli Emirati Arabi, approfittando del fatto che quelli parlano arabo e non capiscono l'italiano, Letta ha annunciato che «La crisi è finita». L'ha detto in una intervista all'emittente Al Arabiya. Sotto la sua immagine campeggiava la criptica scritta Dubai. Secondo alcuni esperti, la scritta lascia intendere che Letta è stato intervistato a Dubai, città dell'emirato omonimo. Altri, invece, sostengono che un operatore di Al Arabiya, che capisce l'italiano, abbia voluto omaggiare il nostro popolo scrivendo quella che, secondo lui, è il comune sentire di noi italiani in merito alla dichiarazione di Letta: du bai (due balle)!

A sostegno di questa seconda ipotesi ci sarebbe l'intervento del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, che avrebbe detto «Le previsioni sulla crescita economica non consentono ottimismo [...] O si cambia il passo con il governo esistente o è meglio andare a votare», confermando implicitamente di averne le palle piene, ovvero du bai.

Prontissima la replica del premier, che ha accusato Squinzi di disfattismo: «Rispondo solo che è bene che ognuno faccia il proprio lavoro al meglio». In effetti a disfare l'Italia il governo Letta ci sta riuscendo benisssimo da solo, senza l'apporto di Confindustria. Grazie anche, non dimentichiamolo, al contributo dei governi precedenti, senza il quale non solo la crisi potrebbe non essere ancora finita, ma anzi, probabilmente non sarebbe nemmeno iniziata.