
Dice l’economista “magnaschei” di Natalino Balasso «Perché incentivare quando si può obbligare?» 1. L’importante, come sostiene il Balasso testimonial di alcolici, è «Suicidarsi con cautela» 2.
Dopo questo preambolo, che ci indica la via e ci mette nel corretto stato d’animo, passiamo alla notizia del giorno (?!?), che solo i sassi e gli elettori italiani non hanno mai sentito o non hanno mai capito: il governatore della Bce Mario Draghi ha affermato che per i Paesi dell’Eurozona è arrivato il momento di «cedere sovranità» all’Europa per quanto riguarda le riforme strutturali. Come avevamo già avuto modo di dire, «I governi spariranno e ne rimarrà uno solo». Poiché la ripresa è lenta, prosegue Draghi, la Bce è pronta a misure non convenzionali. Cosa sono queste misure non convenzionali? È presto detto, si tratta di quantitative easing («alleggerimento quantitativo» o «facilitazione quantitativa», una delle modalità con cui avviene la creazione di moneta da parte della Banca centrale e la sua iniezione, con operazioni di mercato aperto, nel sistema finanziario ed economico). In pratica continueranno ad alleggerirci quantitativamente dei nostri averi (con tasse, imposte, accise, balzelli… Equitalia, prelievi forzati, ingiunzioni…) e a creare dal nulla denaro che immettono nel mercato in cambio della restituzione del controvalore in denaro vero (il nostro) maggiorato di cospicui interessi. Come per le armi non convenzionali, il prodotto delle misure non convenzionali è comunque distruzione. Sembra che il presidente del Consiglio Matteo “Ribollito” Renzi abbia «molto apprezzato» le parole di Mario Draghi sull’«importanza strategica e sull’urgenza delle riforme».
Quanto ci costa questo giochetto di Mario “El-Lader” Draghi e della Bce, ovvero della Banca Criminale Europea? Negli ultimi 20 anni gli italiani hanno pagato di soli interessi 1.650 miliardi di euro, quasi l’intero ammontare del debito pubblico che si sono inventati per farci pagare le tasse con le quali vengono pagati gli interessi alla Bce.
Sorgono spontanee alcune domande:
- Come sarebbe la situazione economica italiana se avessimo ancora i nostri soldi?
- Perché non ce li teniamo? Siamo o non siamo, per ora, uno stato sovrano?
- Perché diamo retta alle cazzate di questi tizi il cui unico scopo è ridurci in schiavitù?
Tornando alle dichiarazioni di Draghi, l’avvocato Marco Mori, in un articolo pubblicato sul suo sito, ci informa che «… la cessione di sovranità, al contrario della mera limitazione, è un fatto palesemente illecito. Ma non solo, è un atto ostile contro la personalità dello Stato e dunque un reato.
L’art. 243 c.p. punisce: “Chiunque tiene intelligenze con lo straniero affinché uno Stato estero muova guerra o compia atti di ostilità contro lo Stato italiano, ovvero commette altri fatti diretti allo stesso scopo, è punito con la reclusione non inferiore a dieci anni. Se la guerra segue, si applica la pena di morte; se le ostilità si verificano, si applica l’ergastolo”.
A questo punto è doveroso chiedere alla Procura di Roma quali siano le loro intenzioni perché l’inerzia stavolta sarebbe davvero inaccettabile anche alla luce del fatto che Matteo Renzi (ovvero il Presidente del Consiglio) si è detto d’accordo nel procedere con le cessioni di sovranità».
È altrettanto doveroso, a questo punto, chiedere agli italiani quali siano le loro intenzioni, anche se, visto l’intontimento generale, la probabile risposta sarà un bel “Che c’è? Chi mi sveglia? … Ma fate come cacchio volete e lasciatemi dormire: ho lavorato tutta una vita e ne ho diritto”.