Il genio della lampada

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Venerdì, 6 Dicembre, 2013
Il genio della lampada

Loro, i luminari dell'economia e della finanza, continuano ad aumentare le tasse. Di conseguenza le "partite IVA", strozzate dalla pressione fiscale, continuano a chiudere. Come risultato il gettito IVA è diminuito di 3,4 miliardi di euro. In pratica, quello che hanno cercato di incamerare aumentando le tasse l'hanno perso con le mancate entrate dell'IVA. Nel frattempo, però, qualcosa è aumentato: sono aumentati i poveri ed è aumentato il debito pubblico che ha toccato il record del 133,3%.

Ma come, aumentano continuamente le tasse per raggiungere il pareggio di bilancio e poi continuano a sforare? Che grandi genii della lampada!

Oh, fate attenzione, perché se glielo dite s'incazzano. Loro hanno le lauree 110 cum laude, hanno studiato alla Bocconi, al MIT, alla Princeton University... mica all'asilo Mariuccia.

L'economia dell'Italia è messa male, eppure al Ministero dell'Economia e delle Finanze abbiamo avuto solo dei genii. Basti pensare a Bruno Visentini, che introdusse l'IRPEF e l'obbligo degli scontrini (e non pensate subito che per emettere gli scontrini servono i registratori di cassa e lui, casualmente, era anche presidente della Olivetti... che produceva registratori di cassa).

Giuliano Amato (ma da chi?), che nel luglio 1992 decretò un prelievo forzoso di 30.000 miliardi di lire dai conti correnti bancari e poi, nell'autunno dello stesso anno, fece un'altra manovra da 93.000 miliardi che mise in ginocchio l'economia italiana.

Vincenzo Visco, che istituì l'Agenzia delle Entrate.

Franco Gallo, che durante il suo mandato istituì gli studi di settore.

Giulio Tremonti (in seguito, causa inflazione, siamo rimasti con un Monti soltanto...) scrisse molti libri dai titoli promettenti, ma nonostante i numerosi anni di mandato (fu Ministro dell'Economia in tutti i governi Berlusconi) le promesse sono rimaste "promesse".

Silvio Berlusconi, un grande genio che a proposito del suo ministro Tremonti ha detto «non sapevamo fosse pazzo.»... come?!? mi sa che non si è accorto di parecchie altre cose, ma non tergiversiamo.

Tommaso Padoa Schioppa, che in un momento di sconforto (probabilmente era afflitto da disfunzioni affettive) ha detto pubblicamente "le tasse sono bellissime".

Mario Monti, grande genio dall'aria a volte malinconica (bisogna capirlo, prima di lui l'Italia aveva il triplo: Tremonti), è stato, tra le altre cose, prima rettore e poi presidente della Bocconi (dove vengono forgiati i nostri 'migliori' economisti, sic!), presidente della Trilaterale, membro del direttivo del Gruppo Bilderberg, presidente del Bruegel (se amate il brivido guardarte cos'è e chi sono le aziende private membri), è stato inoltre international advisor per Goldman Sachs, membro del comitato esecutivo dell'Aspen Institute Italia, ecc., ecc. È un grande sostenitore della Spending Review, che fa tanto rima con "adesso li tasso io e poi li tassi tu".

Per finire, Fabrizio Saccomanni, l'attuale ministro, laureato alla Bocconi (ti pareva), è un altro grande genio. Durante la sua lunga carriera ha ricoperto la carica di direttore di Bankitalia, ha lavorato presso il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Centrale Europea, la Banca dei Regolamenti Internazionali (la cosiddetta Banca di Hitler) e l'Unione Europea. È stato anche vicepresidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, e infatti, forte del suo know-how e della sua decennale esperienza, sta alacremente ricostruendo l'Italia, la sta rivoltando proprio. Quando avrà finito, l'Italia sarà a tutti gli effetti un feudo della BCE. È, come tutti i suoi predecessori, un vero genio della lampada.